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Regolamento imballaggi, votata la relazione ENVI

Proposte norme restrittive sui sacchetti ultraleggeri, BPA e PFAS nel packaging alimentare e obiettivi specifici di riduzione per i rifiuti da imballaggio in plastica. 24 ottobre 2023 11:40

La Commissione per l'ambiente (ENVI) del Parlamento europeo ha approvato questa mattina a maggioranza (56 voti a favore, 23 contrari e 5 astensioni) la posizione con emendamenti alla proposta di Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio presentata dalla Commissione europea in sostituzione della Direttiva in vigore dal 1994.
La relazione, con il mandato negoziale, sarà votata dal Parlamento durante la seconda sessione plenaria, prevista il 20 novembre. Poi il testo sarà esaminato dal trilogo tra Parlamento, Commissione e Consiglio UE.

“La commissione per l'ambiente ha inviato un messaggio forte a favore di una revisione completa del mercato europeo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio - afferma la relatrice belga Frédérique Ries -. Non può esistere una politica efficace di riciclo o riutilizzo senza imballaggi sicuri, motivo per cui il divieto di sostanze chimiche dannose aggiunte intenzionalmente rappresenta una grande vittoria per la salute dei consumatori europei. Abbiamo inoltre garantito che le ambizioni ambientali incontrassero la realtà industriale, con una relazione incentrata sull’innovazione e prevedendo una deroga per le imprese con meno di dieci dipendenti”.

La posizione del Comitato ENVI prevede il divieto di vendita per le borse di plastica ultraleggere (sotto i 15 micron), a meno che non siano necessarie per motivi igienici o fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi, al fine di prevenire gli sprechi alimentari.

Oltre agli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi già contenuti della proposta di Regolamento, i deputati vogliono fissare obiettivi specifici di riduzione per i rifiuti da imballaggio in plastica: 10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040. Inoltre la frazione in plastica dei packaging dovrebbe contenere percentuali minime di riciclato, variabili a seconda del tipo di imballaggio, con obiettivi specifici fissati per il 2030 e il 2040.
Il testo emendato rimodula le percentuali di riciclato negli imballaggi sensibili al contatto al 2030: cancellata la soglia del 30% per le bottiglie monouso contenenti bevande, prevista per gli imballaggi in PET. Ridotta dal 10% al 7,5% la quota per gli imballaggi sensibili al contatto prodotti con materiali diversi dal PET, ad eccezione delle bottiglie.
Dall'obbligo di introdurre un contenuto minimo di riciclato vengono ora esentati gli imballaggi contenenti meno del 5% di plastica. E fino al 50% del riciclato 'obbligatorio' potrà essere sostiutito da bioplastiche.

Entro la fine del 2025, la Commissione è chiamata a proporre obiettivi e criteri di sostenibilità per la plastica biobased, ritenuta "una risorsa chiave per defossilizzare l’economia della plastica".

Tra le altre misure contenute nella bozza approvata oggi c'è il delicato tema degli imballaggi riutilizzabili, che dovrebbero soddisfare una serie di criteri, tra cui il numero minimo di volte in cui possono essere effettivamente riutilizzati, da definire successivamente. Gli operatori del settore Horeca che operano nella distribuzione di bevande e cibi da asporto dovrebbero offrire ai consumatori la possibilità di utilizzare il proprio contenitore.
Non sono invece passate le richieste, provenienti da alcuni eurodeputati italiani, di esenzioni dai divieti e dalle quote di riutilizzo. Sul tema dei divieti va anche considerato il parere contrario della Commissione industri (ITRE), soprattutto nel caso degli imballaggi per ortofrutta e quelli monouso nei ristoranti (leggi articolo). La sintesi tra queste posizioni contrapposte sarà affidata al Parlamento.

Viene anche proposta la messa al bando, negli imballaggi a contatto con alimenti, delle sostanze chimiche persistenti aggiunte intenzionalmente, quali PFAS e bisfenolo A (BPA), utilizzate soprattutto negli imballaggi alimentari in carta e cartone per impermeabilizzazione.

Altre misure riguardano i requisiti per la riciclabilità degli imballaggi, invitando la Commissione ad adottare criteri per definire gli imballaggi “progettati per il riciclo” e “riciclabili su scala” industriale (recyclable at scale). I criteri per l'ecodesign diventeranno vincolanti dopo tre anni.

I paesi membri sono inoltre chiamati a garantire che il 90% dei materiali contenuti negli imballaggi (plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone) venga raccolto separatamente entro il 2029. Infine, i fornitori di servizi online sarebbero vincolati agli stessi obblighi di responsabilità estesa del produttore.

Vedi anche: Regolamento PPWR con emedamenti (PDF)

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Publication date: 24/10/2023

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