Technological watch

Tagli al CAC sugli imballaggi

Per la plastica rimodulazione in nove fasce dal 1 gennaio 2023 e un aumento a partire da luglio per tre fasce. Ma nel complesso il contributo sarà inferiore. 14 novembre 2022 13:15

Dal 1° gennaio 2023 si ridurranno ulteriormente i contributi ambientali (CAC) che i produttori di imballaggi versano al sistema Conai per la raccolta e avvio a riciclo dei rifiuti. I tagli interesseranno quasi tutti i materiali, comprese plastiche (per alcune fasce) e bioplastiche, ma non carta e cartone.

"Tutti i Consorzi di filiera che hanno la responsabilità sui materiali oggetto delle riduzioni si trovano oggi nella condizione di poter attingere alle loro riserve economiche - spiega Conai in una nota -. Inoltre, i valori dei materiali riciclati sul mercato, pur presentando in alcuni casi una prima significativa flessione, si mantengono ancora alti, e continuano a generare effetti positivi per il Sistema consortile, in particolare per acciaio, plastica e vetro".
Il consorzio stima che questi tagli porteranno alle aziende risparmi da CAC per quasi 170 milioni di euro nel corso del 2023.

Per quanto concerne gli imballaggi in plastica, l'articolazione appare complessa in ragione della classificazione in fasce con differenti valori contributivi, che dal 1° gennaio 2023 passeranno da cinque a nove. Questo - sostiene Conai - "per legare sempre più i valori del contributo ambientale sia all’effettiva riciclabilità e al circuito di destinazione sia al deficit di catena, ossia al rapporto fra costi e ricavi delle attività di raccolta, selezione e riciclo degli imballaggi".

In dettaglio, queste le variazioni che entreranno in vigore all'inizio del 2023.
La precedente fascia A1, il cui CAC era pari a 60 euro/tonnellata, sarà divisa in due: A1.1 e A1.2, per separare gli articoli sui quali Corepla riconosce un corrispettivo per le attività di rigenerazione e riciclo (fusti e cisternette IBC, in fascia A1.2). Nella fascia A1.2 il CAC resta invariato, mentre per la A1.1 scende a 20 euro per tonnellata.
Viene suddivisa in due fasce anche la B1, con l’obiettivo di separare gli articoli in PET (in B1.2) dagli articoli in HDPE (che entreranno invece in B1.1). Per entrambe, il CAC resta pari a 20 euro per tonnellata.
La fascia B2 dall'anno prossimo sarà articolata in tre fasce: per i contenitori rigidi in polipropilene, in fascia B2.1, il CAC scende da 410 a 350 euro/tonnellata; gli articoli riciclabili a base poliolefinica entrano a far parte della fascia B2.2, con CAC confermato a 410 euro/tonnellata. La nuova fascia B2.3 accoglierà imballaggi con filiere di riciclo sperimentali e in consolidamento, che escono così dalla più onerosa fascia C, passando dagli attuali 560 euro a 555 euro per tonnellata.
La fascia C, pur assottigliata, resta in vigore per gli imballaggi non ancora selezionabili o riciclabili allo stato delle tecnologie attuali. In questo caso, il contributo ambientale è confermato 560 euro per tonnellata.



Tre aumenti scatteranno invece nella seconda parte del prossimo anno per alcuni packaging in materiale plastico: dal 1° luglio 2023 il CAC della fascia A1.2 (fusti e cisternette IBC) passerà da 60 a 90 euro a tonnellata, quello della A2 salirà da 150 a 220 euro e il CAC della B2.2 da 410 a 477 euro per tonnellata. "Tre aumenti che abbiamo deciso di far entrare in vigore solo nel secondo semestre - spiega il presidente di Conai Luca Ruini -. Sono costi già necessari per avviare correttamente a riciclo quei polimeri plastici, ma abbiamo voluto questa dilazione per dare alle aziende un piccolo aiuto in vista dell’inverno complicato che ci aspetta".
Nel complesso, però, il contributo medio per gli imballaggi in plastica nel 2023 sarà inferiore a quello del 2022.

Una riduzione del contributo ambientale interesserà anche gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile che rientrano nel nuovo consorzio di filiera Biorepack, entrato a pieno regime. In questo caso, il valore del CAC scenderà da 294 a 170 euro per tonnellata, con un risparmio per gli utilizzatori stimato in 9,4 milioni di euro.

Per quanto concerne gli altri materiali da imballaggio, il CAC per il vetro passerà da 29 a 23 euro per tonnellata, quello per il legno si ridurrà da 9 a 8 euro e per l'acciaio da 8 a 5 euro, sempre per tonnellata.

Le riduzioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate per importazione di imballaggi pieni, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2023. L’aliquota da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in euro) diminuirà da 0,13 a 0,12% per i prodotti alimentari imballati; resterà invece invariata quella relativa ai prodotti non alimentari imballati (0,06%). Il contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) scenderà dagli attuali 61 a 59 euro/tonnellata.

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Publication date: 14/11/2022

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